Alcune rivelazioni del corso di Miracoli. Parte 1.

Sat Nam miei cari fratelli! 

Oggi è una giornata di sole splendente e perfetta per ringraziare tutte le cose che arrivano alla nostra vita e quelle che stanno per arrivare!!

Prima di tutto voglio dirti che il corso di miracoli non ha nulla che vedere con religione o con qualcosa che si assomigli. 

Personalmente io non appartengo a nessuna religione e non dipendo da nessun gruppo o qualsiasi altra cosa. 

Seguo soltanto questo corso perché è una risorsa che mi sta aiutando a vedere la realtà e liberare tutti quelli ostacoli che ho messo tra quello che non sono e l'amore che è quello che sono. 

Soltanto seguo la volontà della forza divina che c'è in me. 


La puoi chiamare come vuoi, io utilizzo Dio, essenza divina, divinità, essere interno, vero Io.

Non importa come lo chiami. 

Non importa se credi o no, questo corso è per tutti, per quello che ha bisogno di impararlo o meglio, di ricordare. 

Infatti la persona che ha scritto il corso di miracoli era atea, non credeva a nulla di questo ma ha accettato queste idee. 

Man mano farai il corso di miracoli avrai tutte le risposte che stai cercando. 

Man mano prenderai del tempo per collegarti con la tua essenza divina ricorderai quello che una volta hai dimenticato. Grazie. Ti amo!!
Un Corso in Miracoli
Testo Libro degli esercizi Manuale per gli insegnanti
Capitolo 1.
Il significato dei miracoli.
Principi dei Miracoli: 
II. La rivelazione, il tempo e i miracoli.

1- La rivelazione produce una sospensione completa, anche se temporaneo del dubbio e della paura. 

La forma originaria della comunicazione tra Dio e le sue creazioni ha un senso estremamente personale di creazione che la vicinanza fisica non può fornire.

I miracoli, tuttavia, sono davvero interpersonali e portano a un vero e proprio approccio verso gli altri. 

La rivelazione ti unisce direttamente a Dio. 


I Miracoli ti uniscono direttamente a tuo fratello. 


Né la rivelazione né miracoli vengono dalla coscienza, anche se entrambi si possono sperimentare attraverso di essa.


La coscienza è lo stato che induce l'azione, anche se non l'ispira.


Sei libero di credere a ciò che vuoi e le tue azioni danno testimonianza di quello in cui credi.

2- La rivelazione è intensamente personale e non può essere trasmessa in un modo che abbia senso. 

Quindi ogni tentativo di descrivere questo a parole è inutile. 


La rivelazione induce solo all'esperienza.


I miracoli, invece, inducono all'azione. 


La rivelazione è un'esperienza di amore indicibile.
3- La riverenza dovrebbe essere riservata solo per la comunicazione, che può essere applicata perfettamente e correttamente. 

C'è una reazione adeguata ai miracoli, perché uno stato di riverenza è uno stato di culto, il che implica che uno di rango inferiore si trova davanti il suo Creatore. 


Tu sei una creazione perfetta e dovresti sentire riverenza solo in presenza del Creatore della perfezione.


Il miracolo è, dunque, un atto di amore tra uguali. 


Coloro che sono uguali non dovrebbero sentire riverenza per l'altro, perché la riverenza implica disuguaglianza, di conseguenza, non è una reazione appropriata per me.

Un fratello maggiore merita rispetto per la sua maggiore esperienza e obbedienza per la sua maggiore saggezza

Merita di essere amato per il fatto di essere un fratello e di avere la devozione se lui è devoto. 

La mia devozione per te è ciò che mi rende degno della tua. 


Non c'è niente di me che tu non puoi raggiungere. 


Non ho nulla che non viene da Dio. 


La differenza tra di noi per ora è che non ho nulla di più. 


Questo mi mette in uno stato che in te è solo latente.


Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.

Alcune rivelazioni del corso di Miracoli. Parte 2.

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